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"Mezz'oretta con ..."

Domenica di Pentecoste, 31 Maggio 1998

Alle giovani e ai giovani della Comunità Parrocchiale

Carissimo/a,

siamo al termine del Tempo di Pasqua, il tempo di Cristo Risorto. Questo tempo si conclude con la Pentecoste, la festa del dono dello Spirito Santo alla Chiesa. Vorrei aiutarti a gustarne la presenza, a scoprirne la bellezza.

Ci è stato donato lo Spirito Santo

Chi è lo Spirito Santo ? Qualcuno lo definisce il grande Sconosciuto, forse perché è Colui che meno riusciamo a immaginare e a rappresentarci.

Ma non è un peccato che Costui rimanga così lontano dalla nostra vita di fede ? non è una ricchezza che purtroppo non gustiamo ?

Cerchiamo allora di capire insieme : chi è lo Spirito Santo ? cosa fa lo Spirito Santo ? La nostra vita cristiana diventerà più autentica, e, certamente, più bella.

Chi è lo Spirito Santo ?

Nei discorsi dell’ultima cena Gesù aveva detto ai suoi : "È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore" (Gv 16,7). Gesù collega la venuta dello Spirito con la sua dipartita. Ma, attento, non è una dipartita qualunque : Gesù se ne va donando la vita ! Dunque la venuta dello Spirito è legata al dono della vita di Gesù per noi.

E infatti, qual è l’ultimo gesto di Gesù sulla croce ? L’evangelista Giovanni dice che "chinato il capo, rese lo Spirito" (Gv 19,30). Lo rese disponibile per i credenti, dono nuovo di Pasqua.

E il primo gesto del Risorto ? apparendo ai discepoli nel cenacolo, Gesù "alitò su di loro e disse : Ricevete lo Spirito Santo" (Gv 20,22).

Prima di andare avanti, vuoi fermarti in contemplazione di queste tre parole di Cristo ? Lascia che le parole ascoltate affascinino un po’ il tuo cuore. Fermati. Nutriti. Gusta.

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Tiriamo insieme le fila di quanto il Signore ci ha detto in queste tre parole. Lo Spirito Santo è legato alla passione di Gesù per noi, ed è anche legato alla sua vittoria sul peccato e sulla morte, alla sua risurrezione. La Pasqua di morte e risurrezione è l’opera dell’amore del Padre ed è l’opera del sì amoroso di Cristo.

Allora lo Spirito è il frutto della donazione d’amore di Cristo in croce. A partire da quel dono lo Spirito viene messo a nostra disposizione. Lo Spirito che noi abbiamo ricevuto nel battesimo e nella cresima ci collega intimamente con il gesto di amore più gratuito e fecondo della storia !

Ma lo Spirito non è solo il frutto della Pasqua di Cristo. Ne è anche e non meno il principio. Se Gesù ha potuto arrivare a quel momento, lo ha fatto nella forza dello Spirito.

Allora possiamo comprendere qualcosa della natura dello Spirito Santo. Egli non è uno "sconosciuto". Lo Spirito è Colui che dà alla parola "amore" tutto il suo significato, perché è nell’intimo dell’amore di Cristo, ed è nell’intimo dell’amore del Padre.

Lo Spirito Santo è l’amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre, ed è l’amore che Dio ha voluto esprimere e vivere anche nei nostri confronti. Lo Spirito Santo è Amore, lo Spirito Santo è l’amore personale e tenerissimo di Dio !

Vuoi stare allora qualche istante nell’intimità di questo Amore ? Prova a scambiare parole di Amore con il Protagonista dell’Amore. Fallo senza guardare l’orologio. Gusta. Ricevi. Godi.

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Che cosa fa lo Spirito Santo ?

Qual è l’opera dello Spirito in noi ? Possiamo riferirci ancora all’apparizione Pasquale descritta da Giovanni. Il Risorto dice due parole ai discepoli riuniti.

La prima : "Pace a voi". La prima azione dello Spirito è quella di introdurre nella pace con Dio. Cioè di introdurre nell’amicizia, anzi, nella vita stessa di Dio : lo Spirito ci fa rinascere alla vita di figli di Dio. "Da acqua e da Spirito" siamo nati, generati da Dio. Ecco, lo Spirito ha agito e continuamente agisce in noi e ci rende figli del Padre.

Forse non ci abbiamo mai pensato, eppure il Padre ci ha dato gratuitamente quello che nessun uomo avrebbe mai potuto chiedere : la comunione profonda con lui.

Vuoi fermarti a lodare lo Spirito per quanto ha compiuto in te ? Trova le parole dell’amore, le parole della riconoscenza.

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La seconda : "A chi rimetterete i peccati saranno rimessi". Lo Spirito è l’anima della missione della chiesa, del suo annuncio-testimonianza, dell’opera con la quale gli uomini vengono portati dalla loro situazione di peccato a quella comunione con Dio che lo stesso Spirito opera in loro. Questo compie lo Spirito, anche oggi.

Gli Atti degli Apostoli ci narrano l’intervento dello Spirito a Pentecoste : ha trasformato i discepoli in coraggiosi annunciatori del vangelo. In ogni tempo, lo Spirito Santo rende la chiesa viva e missionaria, per trasformare il mondo e convincerlo dell’Amore di Cristo.

Una cosa che penso spesso è la quasi incoscienza con la quale il Padre affida la sua opera ai discepoli. Certo, ci dona lo Spirito, ma lo Spirito non ci impedisce di fare di testa nostra, di rovinare, al limite, l’opera di Dio !

Ecco, questo a me affascina : che Dio dona lo Spirito e si fida che chi lo riceve lo ascolti e ne metta in pratica i suggerimenti e la guida. Non è magnifico ? A te, secondo i tuoi doni, il Padre affida la sua opera !

Credo che qui non possiamo che fare silenzio, essere lode viva davanti allo Spirito, con il nostro cuore grato, con la gioia di chi sa di aver ricevuto molto.

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Una nuova e rinnovata Pentecoste

Ho provato a introdurti un poco nella vita dello Spirito, perché tu ne possa gustare la presenza.

In questa pentecoste che celebriamo, nell’anno nel quale Giovanni Paolo II ci invita a riscoprire l’azione della terza persona della Trinità, possa il tuo dialogo con lo Spirito crescere di giorno in giorno, fino alla piena maturità.

Noi non siamo abituati a pregare e ad ascoltare lo Spirito. La nostra preghiera rischia l’"appiattimento" su Gesù, dimenticando la ricchezza della vita di Dio, il quale è Padre e Figlio e Spirito Santo.

Ti auguro un dialogo fecondo con lo Spirito. Ogni giorno. Senza paura. Perché colui che ci sprona alla missione ce ne faccia gustare anche la bellezza. E perché abbiamo sempre più la gioia di riconoscere le grandi cose che Dio fa attraverso di noi.

Buona Pentecoste !

d. Paolo