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La missione genovese a Santo Domingo
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La missione genovese a Santo Domingo
(Repubblica Dominicana)

Il barrio del Guaricano, dove si trova la missione

Il barrio (=quartiere povero) del Guaricano, si trova alla periferia nord della città di Santo Domingo. È zona di recente urbanizzazione, legata all'affluenza nella capitale da tutte le parti del paese. In tono dispregiativo era conosciuto come "il barrio della spazzatura", a causa del deposito dei rifiuti della città che fino a pochi anni fa si trovava al suo ingresso. Lo sviluppo urbano ha suggerito agli amministratori di bonificare il deposito e di traslarlo un 10 Km più a nord.

Socialmente, si tratta di una zona molto povera.

È frequentissimo che le ragazze sui 14/15 anni rimangano incinte. Grazie a Dio il dono della vita umana è spesso riconosciuto, anzi, desiderato (ma devono essere frequentissimi gli aborti con le varie "pillole del giorno dopo"). Purtroppo questi bambini nascono in una famiglia che si improvvisa: essa inizia molto informalmente come convivenza in una casa per conto proprio; a volte invece la coppia vive con una delle due famiglie di origine. Il legame ha una consistenza molto leggera, e solitamente dopo pochissimo, spesso pochi mesi, si rompe. Ovviamente tanto il ragazzo come la ragazza cercano al più presto un nuovo compagno/a.

Purtroppo, chi soffre le conseguenze più forti è il bambino. La creatura non può essere riconosciuta al registro civile, dal momento che la legge dominicana richiede per la dichiarazione che i genitori abbiano compiuto 16 anni. Parecchi di questi genitori improssisati non considerano "necessario" il riconoscimento civile dei figli: comunque non lo ritengono una cosa urgente. Altre volte i genitori partono con l'idea di fare il riconoscimento non appena arriveranno all'età canonica, se non fosse che a quel punto normalmente la coppia è "cambiata"; e il nuovo padre spesso non vuole riconoscere il figlio di un altro. La conseguenza è che molti bambini crescono senza tutela giuridica, non possono iscriversi alla scuola, e non godranno dei diritti più elementari. La situazione è complicata dal fatto che il riconoscimento tardivo comporta una pratica molto complicata, ed è richiesto pure un esborso in termini di denaro (prescritto dalla legge - quasi 10,000 lire -, esigito dagli impiegati dell'amministrazione - circa il doppio). La povertà impedisce quindi tutto questo.

A livello di partecipazione, la legge prevede che i cittadini si possani riunire in associazioni denominate "giunte di vicini", che raggruppano le persone che vivono in una zona abbastanza limitata (il Guaricano ne conta una quarantina per circa 150.000 abitanti), che le autorità riconoscono come gli interlocutori naturali per affrontare i problemi dei quartieri, e che fanno da tramite per la segnalazione di bisogni e l'effettuazione di alcuni servizi elementari. Purtroppo esse sono nella maggior parte dei casi occasioni di corruzione, che procurano risorse utili ai loro dirigenti. Questa è la causa principale per cui la maggior parte di esse hanno un ciclo di vita che va dai sei mesi a pochissimi anni.

Stesso discorso si può fare per alcune Organizzazioni Non Governative (ONG) di provenienza americana e no, presenti sul territorio. Lavorano per la promozione della donna, per la tutela dell'infanzia, per lo sviluppo della microimprenditoria. Ricevono molte risorse, che apparentemente ripartono in maniera limitatissima. La gente ha poca fiducia in esse.


Pagine a cura di don Paolo Benvenuto - Segnalami eventale materiale che possa essere aggiunto!


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Dicembre 1998